martedì 5 gennaio 2016

Una lettera d'amore

Ti ricordi quando, aspettando lui che non arrivava, ti imploravi di ricordare tutto il dolore?
Lo sentivi nelle ossa, nelle vene, nelle vertebre e nella pancia, ma lo sentivi soprattutto nel cuore. 
Quel cuore che hanno calpestato, spezzato, deriso e abusato, ma che è rimasto immacolato. Perchè un cuore cosí non ce la fa a sporcarsi davvero. 
Quante volte l'hai dipinto di rosso sperando di scoraggiare il prossimo dall'avvicinarsi? Eppure la vernice si scrosta, il colore sbiadisce e risalta sempre il bianco di fondo.
Quando hai un cuore bianco, non c'è abbastanza male nel mondo per cambiarlo.

Lo so che vorresti spiegargli quello che hai sentito: che la tua pancia non brontola mai e che era bello voler far felice qualcun'altro per una volta. Che non succedeva da anni e quando le cose sono cosí rare acquistano un peso specifico importante.
Lo so che vi avevi già visti felici e complici, tu e la tua fervida immaginazione. Lo so che adesso ti sembra che tutto quel bene, se non va a lui, andrà sprecato. Lo so che è un peccato.

Quante cose ti rimproveri? Già ti sento.
"Mi sono esposta troppo."
"Ingenua come al solito."
"Avrei dovuto dar retta a tutti gli altri."
Ma non hai sbagliato.
Come puoi rimproverare a chiunque di aver fatto qualcosa, qualsiasi cosa, con il 130% della convinzione e della speranza umanamente possibile?
Non perdere lo slancio, la voglia di metterci tutto. È quello che la gente ti invidia, tutti quelli di "chi si accontenta gode".
Non ascoltarli mai.


Perditi nelle cose. Corri ogni rischio, se anche ce una sola possibilità che ne valga la pena.
Se la pancia parla, ascoltala. Buttati di nuovo. Ignora tutti i consigli. Credici finchè l'impossibilità dell'impresa non è nitida e inequivocabile, nero su bianco.
Spera finchè non capisci che è persa, e poi piangi. Stai male, struggiti, disperati.
Ogni cosa che ha coinvolto il tuo spirito merita tutte le lacrime che hai, quando sfuma. Maledici te stessa e il tuo cuore bianco, prova a costruire una corazza e poi, se lo senti, buttala giú appena senti il cuore battere di nuovo.
Perdonali. Perdona te stessa, poi credici di nuovo.


Ti maledirai ogni volta, fino alla volta buona.
Quella in cui lui si redime e vissero per sempre felici e contenti. Quella in cui trovi qualcuno a cui dare l'universo che sai dare... La volta buona. 
Perchè alla fine vanno tutte male, finchè una non va bene. È solo allora che ti rendi conto che, in fondo, ne bastava una sola. Una volta buona.
Ogni volta cattiva ti porta un tentativo piú vicina alla volta buona. Continua a credere.

Non giustificare chi ti fa male, non immedesimarti e non fabbricare scuse: perdonali e basta. Quello che per te è uno sbaglio potrebbe essere la loro volta buona.
Concediti di fare il tifo per loro, nella loro ricerca della felicità. Male che vada, è buon karma. 
Peró lascia andare la rabbia e la delusione, sarebbero zavorre inutili e tu hai ancora una lunga strada da fare. 
Viaggia leggera.


Cambia rotta, poi torna sui tuoi passi. Contraddiciti, metti in discussione la tua opinione, ma mai il tuo cuore. Lui è bianco e non si sbaglia mai. 
Tutto il resto è soggetto a cambiamenti costanti, non combatterli.

Prenditi le tue soddisfazioni.
Prenditi i tuoi spazi.
Prenditi le tue libertà.
E se vuoi altro, prenditi il privilegio di chiederlo.

Sei meravigliosa nella tua trasparenza, prego che nessuno riesca mai ad usarla contro di te. Quando, oltre le increspature di un mare in tempesta, qualcuno riesce a vedere la totalità con cui ami, non ti si lascia piú andare.

Avvicinati troppo, riduci la distanza di sicurezza: non c'è male che potresti farti che riuscirebbe a cambiarti. Tieniti stretto il tuo cuore bianco, perchè riflette la tua luce sulle vite degli altri.
Ma adesso piangi, ascolta il dolore della speranza che si dilegua. Poi scordalo in fretta, e ricomincia.



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